Lo sapevi che la tua casa influenza il tuo mondo interiore?

Senza rendercene conto noi siamo enormemente influenzati dall'ambiente in cui viviamo e questa volta per ambiente intendiamo esattamente i palazzi e le case in cui ci troviamo.
"Noi formiamo a nostra immagine gli edifici ma ne siamo a nostra volta plasmati" scrisse tempo fa Sir Winston Churchill e diversi studi hanno certificato la verità di questa affermazione. Per farla semplice noi viviamo in case che ci assomigliano ma con il tempo ci influenzeranno nei nostri modi di vivere e relazionarci.
Iniziamo con il guardare le nostre città per renderci conto con quali criteri sono state costruite.
Avendo la possibilità di vedere le nostre città dall’alto sarebbe più facile capire quello che sto per scrivere ma in rete troverete immagini che vi aiuteranno a capire se vorrete approfondire l’argomento. I sistemi fondamentali dell'organizzazione urbana dello spazio urbano in Europa sono due:
A) A STELLA RADIANTE, maggiormente presente in Spagna e Francia che svolge una funzione di attrazione sociale;
B) A GRIGLIA, nato nell'Asia minore e adottato dai romani e utilizzato anche in Inghilterra che alimenta la fuga sociale.
Per attrazione sociale intendiamo quei luoghi dove le persone tendono a comunicare, parlare, socializzare. Un esempio valido sono le famose "terrasses" francesi coperte di tavolini, mentre per fuga sociale intendiamo spazi tipo le sale d'attesa di stazioni o di ospedali dove le persone tendono a isolarsi interrompendo lentamente la comunicazione. Ora non voglio scendere in trattati di antropologia ma è cosa nota a tutti che la ristrettezza di spazio in cui vivere o lavorare crea nervosismo e stress. Il ricercatore Calhoun definì "fogna comportamentale" l'esito del comportamento di una qualunque colonia animale costretta a vivere troppo addensata. A queste reazioni siamo soggetti anche noi umani ma questo varia da cultura a cultura e la percezione di spazio è una cosa che spesso è differente anche a poche centinaia di chilometri da noi. Vediamo qualche esempio per darci un'idea.
In Germania le porte delle case private, degli edifici pubblici, delle camere d'albergo sono quasi sempre doppie in modo da ottenere il massimo isolamento acustico e di privacy. Le porte, i balconi, i giardini sono assolutamente inviolabili e mantengono un altissimo livello di isolamento dagli altri. In modo completamente opposto, gli americani lasciano sempre le porte degli uffici aperte e sono molto leggere come aspetto e materiali di costruzione. In Inghilterra i bambini vivono tutti nella stessa stanza, chiamata " nursery" e quindi vivono e crescono abituati a vivere con gli altri nello stesso spazio. Quando vogliono isolarsi non si chiudono in una stanza ma mettendo barriere interne di comunicazione, riuscendo a farlo anche in presenza di altre persone.
Da alcune culture, anche la nostra, questo atteggiamento può essere considerato un rifiuto o un atteggiamento snob, mentre si tratta unicamente di una richiesta di privacy. Perfino i parlamentari inglesi non hanno un loro ufficio e nelle sedi deputate alle discussioni sono seduti uno accanto all'altro. In Inghilterra anche gli usi del vicinato sono diversi ed essere vicini di casa non significa assolutamente nulla e non dà nessun diritto. Non si può dire la stessa cosa da noi! Passando al mondo arabo noteremo differenze di percezione dello spazio ancora più evidenti. Quando una persona in occidente si ferma in uno spazio pubblico si crea intorno a lui una specie di "sfera inviolabile" che varia a seconda dell'affollamento.
Quante volte sarà capitato anche a noi trovandoci su un treno, di cercare un posto libero senza nessuno accanto , se è possibile. (Questo non vale per i chiacchieroni!) Per gli arabi il pubblico è pubblico quindi non esistono sfere inviolabili e questo giustifica in medio oriente il continuo toccarsi, sbattere senza problemi nelle strade e nei luoghi pubblici. La differenza, se vi capiterà di andare in questi luoghi, è talmente evidente che vi darà anche noia viste le nostre abitudini. Se siederete su una panchina ritenuta un bel posto da altri, vi ritroverete gente attaccata in modo imbarazzante anche se a pochi metri noterete un’altra panchina completamente libera.
Le case arabe, per chi può permetterselo, sono spaziose e i muri divisori sono pochissimi. Per la loro privacy, vivendo sempre a stretto contatto fisico, si chiudono nel mutismo come fanno gli inglesi. Quindi se non rivolgono la parola non deve essere considerato un rifiuto. Gli arabi devono dimostrare con il corpo e la vicinanza la loro attenzione verso gli altri, quindi stanno molto vicini, parlano molto vicini scendendo sotto le distanze che noi riteniamo minime ed accettabili nei rapporti, anche tra persone estranee. Infatti considerano l'odore una cosa molto importante e un segno di riconoscimento, utile per un stabilire un rapporto più coinvolgente. Questo modo di essere influenza inevitabilmente anche le costruzioni e tutti i luoghi di socializzazione.
Se tutto questo vi è apparso un po' strano basterebbe percorrere qualche chilometro lungo il nostro meraviglioso Paese per notare quali differenze urbanistiche e di contatto esistono tra il sud e il nord.