Un po' di oriente per le nostre case

In oriente, secondo il feng shui, si sostiene che se facciamo cambiamenti nelle nostre case, andremo a influenzare la fortuna e i soldi che sono congiunti alla felicità.
Il feng shui ha origini antichissime legate al mondo taoista della Cina e letteralmente significa "vento e acqua". Ci suggerisce di non vivere in vista di un cimitero, laghi artificiali, muri, chiese, pali della luce. Non bisogna avere alberi contro le finestre e scale di fronte alla porta di casa perché tutto questo genera "sha" ovvero energia negativa. Anche le forme hanno energia. La forma rotonda per le case è la più corretta, poi seguono la ovale e la rettangolare. La forma quadrata e ancora peggio quella triangolare sono assolutamente sconsigliate. All'interno delle abitazioni corridoi, porte a vetri e passaggi senza uscita portano "sha".
Secondo i cinesi l'energia si chiama "Ch'i" ed entra in casa attraverso la porta, si muove all’interno e bisogna che trovi un modo per uscire dopo che sia transitata ovunque. Quindi non devono esserci intoppi, strutture architettoniche e altre cose che la blocchino altrimenti si trasformerà in "sha" che è dannosa per chi vive all'interno della casa. Sempre secondo questa particolare visione, il nostro spirito occupa la casa in cui abitiamo, i dintorni, il quartiere e addirittura la città in cui siamo residenti. La nostra energia si espande e di conseguenza lo spazio in cui viviamo deve consentire questa continuo processo anche attraverso accortezze nella forma delle residenze e nei loro arredamenti.
Attraversiamo il mare e approdando in Giappone troveremo altre curiosità divertenti, almeno per il nostro modo di vivere le città e le case. Per iniziare sappiate che in Giappone le strade non hanno un nome ma solamente gli incroci e le case non hanno un numero come da noi ma sono identificate con il loro anno di costruzione. Perfino gli autisti dei taxi hanno qualche difficoltà nel trovare le strade e spesso sono costretti a chiedere informazioni ai residenti del quartiere vista la particolare urbanizzazione.
Nelle case giapponesi il centro è tutto e il focolare giapponese detto "Hibachi" è considerato il fulcro centrale dell’abitazione. Per questo motivo le nostre case appaiono vuote ai loro occhi, perché noi tendiamo a rendere il centro vuoto, arredando con più intensità le pareti. I nostri amici giapponesi danno grande importanza al "Ma" che letteralmente significa intervallo ed è il senso che danno allo spazio utilizzato per collocare oggetti e perfino i fiori.
L'arte della disposizione degli spazi è molto curata in quella parte del mondo e possiamo avere un'idea di cosa parliamo guardando qualche immagine dei famosissimi giardini "zen".
Non credo che dopo questo articolo correrete tutti a cambiare la disposizione dei vostri mobili, ma forse qualche oggetto ingombrante e fastidioso che non abbiamo il coraggio di buttare verrà finalmente rimosso per dar libero sfogo all'energia positiva!